In questo articolo ti aiutiamo a capire cosa accade al tuo corpo con l’arrivo della menopausa, perché spesso compaiono fastidi intimi, e come distinguere la candida in menopausa da altri disturbi comuni in questa fase.
La sindrome genitourinaria della menopausa
Con l’arrivo della menopausa sono molte le donne che lamentano secchezza intima, e anche le infezioni vaginali e le cistiti diventano più frequenti.
Dopo avere scoperto che non solo l’apparato riproduttivo ma anche le vie urinarie sono grandemente influenzate dall’azione degli ormoni sessuali e subiscono la loro mancanza, i medici non parlano più semplicemente di “atrofia vaginale” ma hanno adottato una terminologia più generale: sindrome genitourinaria della menopausa.
La sindrome genitourinaria della menopausa è una problematica caratterizzata da tre categorie di sintomi:
- vaginali: secchezza, prurito, bruciore, infezioni frequenti
- vescicali: urgenza minzionale, incontinenza, cistiti frequenti
- sessuali: mancanza di lubrificazione, dolore ai rapporti, difficoltà a raggiungere l’orgasmo, calo del desiderio.
Non è detto che questi sintomi siano tutti presenti, perché differenze individuali possono causare maggiore sofferenza in un ambito piuttosto che in un altro. Ma tutti i disturbi elencati si possono ricollegare alla carenza di ormoni sessuali (specialmente estrogeni ma anche progesterone e testosterone) che si verifica fisiologicamente con la menopausa.
Perché?
Gli estrogeni influenzano tutti i tessuti dell’apparato genitourinario (mucose, vasi sanguigni, nervi, muscoli), nutrendoli e stimolandone la proliferazione. Condizionano anche il microbiota vaginale, poiché le cellule vaginali producono una sostanza, il glicogeno, di cui si nutrono i benefici lattobacilli, e senza estrogeni anche la produzione di glicogeno diminuisce.
Con la menopausa quindi i tessuti e il microbiota cambiano:
- i lattobacilli, che prima erano i batteri dominanti nel microbiota, diminuiscono, e il pH vaginale aumenta. Questo espone a un maggior rischio di infezioni sia vaginali che urinarie.
- Le mucose della vulva e della vagina si assottigliano e diventano più fragili, il muco vaginale diminuisce e compare secchezza. Possono facilmente verificarsi micro-abrasioni, invisibili ma dolorose, soprattutto durante i rapporti sessuali. Anche il tessuto connettivo sottostante si assottiglia e perde elasticità, al punto che con il tempo la vagina diventa più stretta, corta e rigida.
- Sia i vasi sanguigni che i nervi si atrofizzano, e quindi diminuiscono vascolarizzazione e innervazione. Questo ha forti ripercussioni sul piano sessuale, perché causa una riduzione della sensibilità e della lubrificazione: il corpo non risponde più come prima agli stimoli sessuali.
- Anche i tessuti dell’uretra e della vescica diventano più sottili e fragili, facilmente infiammabili. Possono comparire bruciori urinari, necessità di urinare più spesso, incontinenza, e il rischio di cistite aumenta.
- I muscoli del pavimento pelvico perdono massa e forza, e questo facilita il prolasso sia della vagina che dell’uretra.
Candida in menopausa?
Molte donne in menopausa lamentano prurito vaginale, bruciore, irritazione, dolore durante i rapporti. Questi sintomi possono far pensare ad un’infezione da candida, ma spesso non è così. Occorre tenere presente che la candida è una problematica tipica dell’età fertile: questo micete infatti prospera in un ambiente ricco di estrogeni (ecco perché, ad esempio, è così comune durante la gravidanza), e la carenza di ormoni sessuali che inibisce i lattobacilli rende l’ambiente vaginale ostile anche per la sopravvivenza della candida.
Come abbiamo visto, prurito, bruciore e dolore ai rapporti sono tutti sintomi tipici della sindrome genitourinaria della menopausa. È molto probabile che siano dovuti all’atrofia dei tessuti vaginali e non alla candida. A complicare la situazione c’è poi il fatto che le infezioni di origine batterica—queste sì—sono particolarmente comuni in menopausa, e anche queste danno sintomi per certi versi simili alla candida.
La presenza di abbondanti perdite bianche, grumose, simili a ricotta, è più indicativa di una micosi, ma ancora non basta. Se hai disturbi vaginali in menopausa, anche se hai sofferto di candida da giovane e ti sembra di riconoscere i sintomi, fai una visita ginecologica e un tampone vaginale in modo da avere una diagnosi precisa!
Quanto detto fin qui si riferisce alle donne in menopausa che non assumono ormoni. Se fai uso di terapia ormonale sostitutiva, per via orale o vaginale, il rischio di soffrire di candida in menopausa è simile a quello delle donne più giovani.
IMPORTANTE: Ogni tipo di parere è sempre espresso nei termini dell’energetica dei sistemi viventi e non dovrà mai essere ritenuto una diagnosi e non dovrà mai essere considerato un parere medico. Il presente documento non è prescrizione medica ma contiene una serie di suggerimenti di ordine naturopatico. In caso di patologie accertate, prima di intraprendere qualsiasi trattamento, è sempre doveroso rivolgersi ad un medico.