FARMACI CONTRO LA CANDIDA: QUALI SONO, EFFICACIA, EFFETTI COLLATERALI

In questo articolo vediamo quali sono i principali farmaci utilizzati per il trattamento della candida vaginale e quali sono i loro pro e contro.

La candida è un fungo, e dunque per contrastarla i medici si servono di farmaci antifungini, o antimicotici. Di gran lunga gli antimicotici più utilizzati nella terapia delle candidosi sono quelli di tipo azolico.

Gli azoli bloccano l’enzima di cui la candida ha bisogno per produrre ergosterolo, una sostanza simile al colesterolo che è il principale componente della sua membrana cellulare: senza ergosterolo la membrana cellulare diventa instabile e non funziona più a dovere, compromettendo anzitutto la riproduzione del fungo (azione fungistatica), ma a dosaggi più elevati la sua stessa sopravvivenza (azione fungicida).

La famiglia degli antimicotici azolici comprende parecchi principi attivi, tutti con lo stesso meccanismo d’azione, ma con caratteristiche un po’ diverse.

Possiamo dividerli in due classi: i derivati triazolici, per uso orale, e quelli imidazolici, per uso topico.

Farmaci contro la candida per uso orale

Sono i derivati triazolici:

  • fluconazolo (Diflucan, Elazor, Flukimex, Zoloder e altri)
  • itroconazolo (Sporanox)
  • voriconazolo (VFEND).

Il voriconazolo non viene di norma prescritto contro la candida vaginale ma viene riservato ai casi di infezioni fungine molto gravi e invasive.

Il fluconazolo è uno dei farmaci più utilizzati in caso di candida vaginale, questo perché le sue proprietà farmacologiche sono molto buone. Ha una eccellente biodisponibilità (il 90% della dose assunta viene assorbita), che non è influenzata dal cibo né dal pH gastrico: può essere assunto indifferentemente a stomaco pieno o vuoto. Rimane nel sangue per un tempo piuttosto lungo, per cui è sufficiente assumerlo una volta al giorno. Viene metabolizzato dal fegato solo in minima quantità.

L’itraconazolo ha biodisponibilità inferiore (55%) e viene eliminato dall’organismo più in fretta, il che rende necessario assumere dosaggi più elevati e più volte al giorno, oppure per più giorni. Deve essere assunto subito dopo un pasto perché in questo modo è assorbito più facilmente. Subisce inoltre un esteso metabolismo a livello del fegato.

Tutto questo spiega perché sia il fluconazolo il farmaco di prima scelta contro la candida. Un caso in cui, però, è necessario utilizzare itraconazolo è l’infezione da Candida krusei: questa specie infatti è intrinsecamente resistente al fluconazolo.

Farmaci contro la candida per uso topico

Sono i derivati imidazolici:

  • clotrimazolo (Gyno-Canesten)
  • miconazolo (Daktarin)
  • econazolo (Pevaryl)
  • sertaconazolo (Sertagyn).

Questi farmaci vengono applicati direttamente in vagina sotto forma di crema o ovuli. La durata del trattamento va da un solo giorno per il sertaconazolo a 3 o 7 giorni per gli altri principi attivi, a seconda della formulazione e della concentrazione.

Alcuni dati indicano che, tra tutti gli azoli, il sertaconazolo è il più efficace per eliminare i sintomi di prurito e infiammazione della candidosi vaginale. Oltre all’azione antimicotica, infatti, questo farmaco è in grado di bloccare l’irritazione e il prurito dovuti a qualsiasi causa.

farmaci candida

Candida vaginale, meglio i farmaci locali o quelli per bocca?

I dati scientifici indicano che gli azoli per uso orale e quelli per uso topico hanno la stessa efficacia. La scelta tra le due modalità di terapia si basa quindi su altre considerazioni:

Possibili effetti collaterali

Gli azoli per uso orale possono avere diversi effetti collaterali. I più comuni sono anche quelli meno preoccupanti (ma comunque fastidiosi): eruzione cutanea, mal di testa, vertigini, nausea/vomito, dolore addominale, diarrea. Un effetto collaterale raro ma pericoloso è l’alterazione del ritmo del cuore (prolungamento dell’intervallo QT), che può comportare gravi aritmie cardiache.

I farmaci per uso topico restano per lo più localizzati a livello vaginale: la quantità che viene assorbita e raggiunge il sangue è scarsissima, e per questo non creano gli effetti collaterali sistemici dei farmaci per uso orale. Possono però causare prurito e bruciore e sensibilizzare la mucosa vaginale. Per questo sono sconsigliati alle pazienti che soffrono anche di vulvodinia, o che comunque hanno una elevata sensibilità e reattività delle mucose vaginali.

Interazioni farmacologiche

Gli azoli per uso orale interagiscono con molti farmaci. Se si assume qualche altro farmaco, è importante che il medico valuti la loro prescrizione con grande attenzione: nel caso ci siano potenziali problemi sarà necessario optare per una terapia locale.

Gravidanza

L’assunzione di azoli per uso orale durante la gravidanza può comportare rischi per il bambino. La terapia della candida in gravidanza, quindi, è composta esclusivamente da farmaci per uso locale.

Preferenze personali

Alcune donne trovano scomoda l’applicazione di prodotti vaginali, altre invece la preferiscono ai farmaci orali.

Quanto sono realmente efficaci i farmaci antimicotici?

I farmaci antimicotici hanno una buona efficacia per trattare un episodio acuto di candida vaginale; il loro grande limite è che non sono in grado di prevenire le ricadute.

Le donne che soffrono di candidosi ricorrente si vedono proporre protocolli in cui i farmaci (quasi sempre fluconazolo) devono essere assunti una volta alla settimana per sei mesi: ma, anche così, spesso una volta sospesa la profilassi le recidive di candida riprendono come prima.

Il motivo di questo fallimento è che gli antimicotici agiscono solo sulla candida, bloccandola temporaneamente. Ma se nel frattempo il “terreno” non è cambiato, ossia non si è lavorato sull’organismo per eliminare quegli squilibri che avevano permesso alla candida di diventare ricorrente, non appena non c’è più il farmaco a tenerla sotto controllo la candida è libera di prendere di nuovo il sopravvento.

Ecco perché il nostro programma anti-candida, composto interamente da integratori naturali, non si limita a ridurre le colonie di candida ma riporta in equilibrio l’intero organismo.

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