Tra le cause del ciclo in ritardo può esserci anche la candida?
Le mestruazioni non arrivano, ma compare invece un fastidiosissimo prurito intimo che in poco tempo diventa una vera e propria candidosi.
Ti è mai successo? Allora forse anche tu ti sarai chiesta se può essere proprio la candida a far arrivare il ciclo in ritardo.
Chiariamo subito: no.
È vero che spesso la candida compare poco prima delle mestruazioni (abbiamo spiegato perché in questo articolo), e questo potrebbe far pensare a un collegamento. Ma eventuali ritardi del ciclo mestruale non sono da imputare alla candida: questa infezione infatti non è in grado di influenzare il ciclo in nessun modo.
Appurato che la candida non può essere responsabile del ciclo in ritardo, quali sono allora le possibili cause? Vediamo le più comuni.
Gravidanza
La prima e più ovvia. Per sincerartene puoi fare un test di gravidanza in casa, ma quando? In genere si consiglia di fare il test a partire dal primo giorno di ritardo (se hai un ciclo di 28 giorni), ma esistono anche test precoci che possono essere fatti addirittura prima che le mestruazioni ritardino, a partire da 3 settimane dopo il rapporto a rischio. Se ottieni un risultato negativo, però, devi essere consapevole che potresti comunque essere incinta, e se il ritardo persiste è consigliabile ripetere il test dopo qualche giorno. Questo perché i test rilevano un ormone prodotto dalla placenta, l’hCG, che nei primissimi giorni di gravidanza viene prodotto in quantità molto piccole e quindi potrebbe sfuggire. Un risultato positivo, invece, è sempre affidabile indipendentemente da quando viene eseguito il test.
Stress (in senso molto ampio)
Questa è una delle più comuni cause di ritardo mestruale. Lo stress viene registrato dal cervello come una situazione di emergenza e interferisce con la produzione dell’ormone GnRH, che dirige il ciclo mestruale. Qualunque tipo di stress, fisico o psicologico, può provocare ciclo in ritardo o bloccare del tutto le mestruazioni:
- shock emotivo
- ansie o preoccupazioni
- eccessiva attività fisica
- brusca perdita di peso
- scarso apporto energetico con l’alimentazione
- debilitazione a causa di una malattia, anche una banale influenza
Cisti ovariche
Le cisti ovariche cosiddette funzionali sono molto comuni, soprattutto nelle donne più giovani. Si parla di cisti “funzionali” per indicare che dipendono da un non corretto funzionamento dell’ovaio e distinguerle da quelle “patologiche” (tumori, quasi sempre benigni). Queste cisti si formano quando, nel momento dell’ovulazione, il follicolo invece di scoppiare e rilasciare l’ovulo continua a crescere (cisti follicolare); oppure quando, dopo aver rilasciato l’ovulo, si richiude e i fluidi si accumulano al suo interno (cisti luteale). In entrambi i casi può verificarsi un ritardo del ciclo, e le mestruazioni successive possono essere particolarmente copiose. Le cisti ovariche funzionali di solito scompaiono da sole nel giro di qualche settimana.
Sindrome dell’ovaio policistico
Uno dei sintomi tipici della sindrome dell’ovaio policistico è il ciclo sempre in ritardo (oligomenorrea). Altri segni distintivi sono sovrappeso/obesità, pelle grassa, acne, irsutismo.
Premenopausa
Prima della definitiva scomparsa delle mestruazioni si attraversa un periodo, detto premenopausa, in cui il ciclo è ancora presente ma diventa irregolare, e possono verificarsi sia ritardi che mestruazioni più ravvicinate.
Tiroide
Disfunzioni della tiroide (sia un’attività eccessiva che una carenza) possono spesso causare irregolarità mestruali, fino alla scomparsa del ciclo.
Iperprolattinemia
La prolattina è un ormone prodotto dall’ipofisi che, quando in quantità eccessiva, impedisce il regolare svolgimento del ciclo mestruale causando ritardi o amenorrea (blocco del ciclo).
Farmaci
Alcuni farmaci possono alterare il ciclo mestruale: ad esempio antidepressivi, antiepilettici, antipsicotici, cortisonici. Anche quando si sospende la pillola contraccettiva può passare un po’ di tempo prima che il ciclo torni regolare.
Per concludere
La candida non causa ciclo in ritardo: si tratta di due problemi distinti e indipendenti, ma entrambi da indagare con l’aiuto del ginecologo.
Se soffri di candida ricorrente ti consigliamo di leggere la nostra Guida: