CANDIDA E PILLOLA: FACCIAMO CHIAREZZA

La pillola anticoncezionale influisce sulla candida? Questa è una domanda che molte clienti ci fanno, spesso non soddisfatte di un “NO” pronunciato un po’ sbrigativamente dal ginecologo.

In effetti la questione non è così semplice. Per rispondere nel modo migliore, partendo dalla nostra esperienza con le clienti che soffrono di candida abbiamo analizzato gli studi scientifici pubblicati negli anni su questo argomento. E con questo articolo vogliamo aiutarti a fare chiarezza.

Candida e pillola: cosa dicono gli studi scientifici

Negli articoli scientifici che parlano di candidosi vulvovaginale, l’assunzione di contraccettivi ormonali (pillola, cerotto, anello vaginale) è comunemente citata tra i fattori che aumentano il rischio di sviluppare questa patologia.

Questa osservazione risale agli anni ’60, quando, poco dopo l’uscita sul mercato della pillola anticoncezionale, ci si rese conto che questo medicinale può alterare il metabolismo degli zuccheri, creando una situazione di insulino-resistenza e di aumento della glicemia. È un effetto che non si verifica in tutte le persone; tuttavia, quando si verifica, può favorire la candida.

NB: L’alterata tolleranza al glucosio e l’insulino-resistenza non danno sintomi; per diagnosticarle sono necessari esami specifici come la curva glicemica e l’indice HOMA.

Inoltre, come abbiamo visto in questo articolo, gli ormoni estrogeni favoriscono la crescita della candida, la formazione di ife, e rendono l’ambiente vaginale particolarmente ospitale per questo micete. Anche questi sono potenziali meccanismi attraverso cui la pillola potrebbe predisporre alla candidosi.

I ricercatori hanno anche cercato di capire se nelle donne che assumono contraccettivi orali l’incidenza di candidosi sia maggiore rispetto alle donne che non li assumono. Sono stati condotti a questo scopo un certo numero di studi, ma i risultati non sono del tutto coerenti. Diverse ricerche hanno trovato che tre le donne che assumevano la pillola il tasso di candida era effettivamente più elevato, ma altre ricerche no.

Queste discrepanze potrebbero essere dovute al fatto che le pillole non sono tutte uguali. Cambiano gli ormoni utilizzati e i loro dosaggi; in alcune pillole la quantità di ormoni è la stessa per tutto il mese mentre in altre cambia… A questo proposito sembra che siano soprattutto gli estrogeni ad influenzare il rischio di candida. È possibile che le pillole a più elevato dosaggio di estrogeni siano maggiormente problematiche. La minipillola, che non contiene estrogeni ma solo un progestinico (analogo del progesterone), non dovrebbe dare problemi.

candida e pillola

Qualche indicazione pratica

E ora veniamo a te. Prendi la pillola? Hai notato che la candida è comparsa dopo aver cominciato la sua assunzione? Probabilmente ti starai chiedendo se è la pillola la reale causa della tua candidosi, e se per guarire è necessario sospenderla.

Naturalmente ogni caso è diverso dall’altro. In generale però possiamo dire che, come abbiamo visto, la pillola può giocare un ruolo nel predisporre una donna a sviluppare candidosi. Ma di sicuro non è l’unica causa: altrimenti tutte le donne che prendono la pillola soffrirebbero di candida! Anche nel tuo caso sono presenti altri squilibri su cui è possibile lavorare per migliorare la situazione, pur continuando a prendere la pillola. Sono precisamente gli squilibri affrontati dal nostro programma di integrazione.

In effetti, secondo la nostra esperienza, nella maggior parte dei casi per guarire non è necessario interrompere la pillola. Tuttavia, se pensi che per te la pillola sia un problema, ti invitiamo a parlarne con il tuo ginecologo: è possibile che scegliendo un prodotto a dosaggio ormonale più basso, oppure passando alla minipillola, la situazione possa migliorare.

Se assumi la pillola a scopo curativo, ad esempio per tenere sotto controllo patologie come l’ovaio policistico o l’endometriosi, vogliamo poi portare la tua attenzione sul fatto che esistono valide alternative naturali. Data la complessità dell’argomento è consigliabile evitare il fai da te ed affidarsi a un bravo naturopata o a un medico esperto in fitoterapia.