La candida è un’infezione comune nel neonato. Non è realmente pericolosa (tranne che nei bambini molto prematuri), ma può essere molto fastidiosa.
Vediamo quali sono le sue possibili manifestazioni, e come può essere prevenuta.
Candida orale (mughetto) nel neonato
La candida fa parte della normale flora microbica della nostra bocca, e normalmente non crea alcun problema. Se si moltiplica in maniera eccessiva, però, può provocare un’infezione: la candida orale, o mughetto.
La candida orale è piuttosto comune nel neonato e nel lattante, ma può colpire anche gli adulti nel caso ci sia un abbassamento delle difese immunitarie o vengano utilizzati per lunghi periodi farmaci come antibiotici o cortisonici. Quando compare in un bambino piccolo non c’è da preoccuparsi: non indica infatti una particolare debolezza ma è collegata alla normale immaturità del sistema immunitario. Per questo motivo i nati pretermine sono particolarmente a rischio, ma qualsiasi bambino può sviluppare candida orale, anche più di una volta.
Anche nel caso di un neonato o di un lattante l’assunzione di antibiotici aumenta molto il rischio di candida orale. Quando si assume un antibiotico per debellare un batterio nocivo, infatti, il farmaco non uccide solo il batterio in questione ma anche una certa parte di tutti gli altri batteri che convivono con noi, tra cui quelli presenti nel cavo orale. Si crea dunque un vuoto, e la candida (che essendo un fungo è resistente agli antibiotici) può approfittarne per moltiplicarsi a dismisura, riempiendo quel vuoto.
Nel neonato la candida orale si manifesta con la comparsa sulla lingua e sulle mucose orali di placche biancastre simili a residui di latte cagliato. Possono avere la forma di puntini, di lenticchie o essere più grandi; si rimuovono con difficoltà e, se vengono staccate, sotto di esse la mucosa appare molto arrossata e a volte sanguinante. Inoltre, dal momento che la candida orale provoca un forte bruciore, il neonato sarà irritabile e potrebbe rifiutarsi di mangiare.
Se il bambino viene allattato al seno è probabile che la candida orale si trasferisca anche ai capezzoli della madre; oppure, viceversa, tutto potrebbe essere iniziato con una candida al seno che poi ha contagiato il neonato. In ogni caso è necessario trattare sia la mamma che il bambino. Di solito il pediatra prescrive un gel antimicotico da applicare sia sulla bocca del neonato che sui capezzoli.
Candida da pannolino
Il comune eritema da pannolino, che è una semplice irritazione della pelle del neonato, può talvolta complicarsi con una sovrainfezione da candida. Questo capita con più facilità se l’eritema non è curato bene e tempestivamente e di conseguenza la pelle si macera.
Le cause della candida da pannolino sono le stesse che abbiamo già visto per il mughetto, e i due disturbi possono spesso comparire insieme. Rispetto a un semplice arrossamento, la candida può provocare anche vescicole e vere e proprie piaghette; spesso si sviluppa a partire dall’ano (il micete arriva infatti dall’intestino) per poi estendersi alla zona genitale, all’inguine, ai glutei e persino alle cosce.
Per curarla, oltre alla crema antimicotica prescritta dal pediatra è indispensabile non lasciare mai il pannolino sporco o bagnato a contatto con la pelle, e lasciare il piccolo senza pannolino ogni volta che è possibile.
La candida nel neonato si può prevenire?
Per rispondere a questa domanda dobbiamo partire da un dato importante: nella maggior parte dei casi il neonato entra in contatto con la candida perché questa è presente nel canale vaginale al momento del parto. Studi scientifici, infatti, hanno dimostrato che i ceppi di candida nell’intestino e nella mucosa orale dei neonati sono identici a quelli presenti a livello vaginale nella madre. E più abbondantemente la vagina è colonizzata dalla candida, maggiore è la probabilità che anche il neonato venga colonizzato.
Una possibilità per prevenire la candida nel neonato è quindi ridurre la presenza di candida vaginale nella mamma durante la gravidanza.
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