In questo articolo scoprirai cos’è la candida e perché in alcuni casi, da innocuo componente del microbiota umano, può trasformarsi in patogeno e dare luogo a svariate problematiche, tra cui candidosi vulvovaginale, candidosi orale, e altre.
Cos’è la candida?
Il termine candida si riferisce a un genere di lieviti, cioè di funghi unicellulari, che comprende più di 200 specie. Di queste solo una decina sono rilevanti per la salute dell’essere umano: anzitutto Candida albicans (che è di gran lunga la più diffusa, essendo responsabile di circa il 70-80% di tutte le infezioni da candida), poi Candida glabrata, Candida krusei, Candida tropicalis, Candida parapsilosis, per citarne solo alcune.
Al contrario della maggioranza degli altri funghi, infatti, queste specie non vivono nell’ambiente esterno (suolo, aria, alimenti…) ma hanno come loro habitat naturale l’organismo dei mammiferi, tra cui l’uomo. Il primo contatto avviene durante il parto, e da quel momento la candida comincia a colonizzare i distretti corporei favorevoli al suo sviluppo, ovverossia la cute e le mucose.
Un ospite innocuo
In particolare, troviamo normalmente la candida in tutto il tratto gastrointestinale, dalla bocca all’ano, in concentrazioni che possono variare notevolmente da persona a persona ma di norma sono minime nello stomaco, aumentano dell’intestino tenue, e raggiungono il massimo nel colon. Ad ogni modo si tratta sempre – teniamolo presente – di quantità molto inferiori rispetto a quelle dei batteri che popolano le medesime aree del corpo.
Nelle donne poi la candida trova nella vagina un ambiente particolarmente favorevole al proprio sviluppo: infatti fa parte del normale microbiota vaginale di molte donne sane. Anche in questo caso la concentrazione di candida è di diversi ordini di grandezza inferiore a quella dei batteri e in particolare dei lattobacilli, che sono il segno distintivo di una flora vaginale sana.
Tutti quindi ospitiamo questo micete nel nostro organismo, e nella maggior parte dei casi la presenza di candida è asintomatica. Attenzione però: questo non significa che se analizzassimo le feci o le secrezioni vaginali la troveremmo sempre! Gli esami di routine infatti hanno una sensibilità piuttosto bassa, cioè riescono a individuare la candida solo quando la sua concentrazione supera una certa soglia.
Ad esempio un tampone vaginale negativo significa in realtà che la candida può essere presente in vagina, ma in quantità molto piccole. Per rilevarla sarebbero necessari test più sofisticati, che vengono utilizzati solo nell’ambito della ricerca medica.
Da commensale a patogeno
Da quanto abbiamo visto emerge dunque che la candida è un normale microrganismo commensale: un componente, innocuo e secondo alcuni addirittura utile, del microbiota umano. Ma questo micete ha anche il potenziale di causare patologie: è possibile soffrire di candida vaginale, orale, intestinale, cutanea, eccetera, nel momento in cui la candida inizia a moltiplicarsi in modo eccessivo e a diventare aggressiva a livello della vagina, del cavo orale, dell’intestino, della cute, e così via.
Perché questo accade?
Per comprenderlo dobbiamo considerare che se la candida non crea problemi è perché in condizioni normali viene tenuta sotto controllo dalle nostre difese immunitarie e dal resto del microbiota, cioè quella complessa comunità di batteri, funghi e virus che popola cute e mucose. Qualsiasi fattore che disturbi il sistema immunitario o il microbiota, allora, crea le premesse affinché possa svilupparsi una candidosi.
I fattori di rischio
Tra i principali fattori che promuovono la trasformazione della candida da commensale a patogeno troviamo l’utilizzo di antibiotici, che alterano l’equilibrio del microbiota; di farmaci cortisonici, che abbassano le difese immunitarie; e il diabete, che anch’esso compromette il corretto funzionamento del sistema immunitario.
Altri fattori, poi, sono più specifici per i diversi tipi di candidosi. Ad esempio:
- elevati livelli di ormoni estrogeni, come accade in gravidanza, predispongono a soffrire di micosi vaginale;
- la candidosi cutanea è facilitata dalla presenza di malattie infiammatorie come la psoriasi, o più semplicemente dal microambiente caldo e umido che si crea nelle pieghe cutanee soprattutto nei soggetti in sovrappeso;
- il fumo, l’utilizzo di protesi dentarie e una scarsa salivazione sono fattori di rischio per la candida orale.
Cos’è la candida: conclusione
Tornando alla domanda iniziale su cos’è la candida, possiamo rispondere che tecnicamente la candida viene definita come un patogeno opportunista, cioè un microrganismo che diventa patogeno solo in alcune specifiche circostanze.
In un’ottica naturopatica si può dire che nel nostro organismo esiste un equilibrio che ci permette di convivere pacificamente con la candida, e quando questo equilibrio si rompe cominciano i problemi. Questo vale per tutte le patologie causate dalla candida: dalla micosi vaginale, a quella orale, a quella intestinale.
IMPORTANTE: Ogni tipo di parere è sempre espresso nei termini dell’energetica dei sistemi viventi e non dovrà mai essere ritenuto una diagnosi e non dovrà mai essere considerato un parere medico. Il presente documento non è prescrizione medica ma contiene una serie di suggerimenti di ordine naturopatico. In caso di patologie accertate, prima di intraprendere qualsiasi trattamento, è sempre doveroso rivolgersi ad un medico.