Sono parecchi gli studi scientifici che hanno analizzato le capacità del probiotico Lactobacillus rhamnosus di contrastare la candida. Di recente ne sono usciti due particolarmente interessanti: ne parliamo in questo articolo.
Lactobacillus rhamnosus: la carta d’identità
Lactobacillus rhamnosus è un batterio normalmente presente nell’intestino e nel tratto urogenitale umano. Tra i lattobacilli probiotici è in assoluto quello maggiormente studiato e sulle cui azioni benefiche esistono il maggior numero di prove scientifiche.
A livello intestinale L. rhamnosus aiuta a ristabilire e mantenere l’eubiosi del microbiota contrastando i microrganismi patogeni, supportando la flora benefica e producendo acidi grassi a catena corta, metaboliti dall’azione antinfiammatoria. Gli studi clinici dimostrano che è efficace nel contrastare la diarrea, sia infettiva che da antibiotici, alleviare la sintomatologia del colon irritabile, normalizzare la permeabilità intestinale.
I benefici di L. rhamnosus non si limitano però alla salute intestinale. Si è dimostrato utile anche in caso di infezioni urinarie o vaginali, allergie, infezioni respiratorie, acne, sindrome metabolica, per migliorare l’igiene orale e persino per contrastare disturbi come ansia e depressione.
In relazione più specificamente alla candida, gli studi in provetta hanno dimostrato che Lactobacillus rhamnosus è in grado di inibirne sia la crescita che la formazione di biofilm. Mentre dagli studi clinici è emerso che questo probiotico è in grado di ridurre la colonizzazione da parte di candida sia a livello intestinale che vaginale e orale.
Sappiamo già, quindi, che L. rhamnosus è un probiotico molto efficace e versatile, e capace di contrastare la candida.
I due nuovi studi
Due studi* usciti di recente ci aiutano a comprendere più dettagliatamente in che modo il Lactobacillus rhamnosus interagisce con la candida ed arriva a esercitare la sua azione antagonista.
C’è una importante differenza rispetto alle ricerche precedenti. Solitamente gli studi in provetta coinvolgono solo i microrganismi oggetto di indagine, senza la presenza di cellule umane. Tuttavia, nella realtà, le interazioni tra L. rhamnosus e candida avvengono sulle mucose (intestinali, vaginali o orali) dove i due microrganismi risiedono. Per tenere conto di questa complessità, i ricercatori del Leibniz Institute for Natural Product Research and Infection Biology di Jena, Germania, hanno pensato a un nuovo modello composto da uno strato di cellule intestinali umane, che simulano la mucosa, a cui hanno aggiunto L. rhamnosus e candida.
Vediamo cos’hanno scoperto.
In assenza di Lactobacillus rhamnosus, anche piccole quantità di candida invadono rapidamente la mucosa, attraversandola con le ife e causando alle cellule un severo danno. Questo ci fa capire che, nel nostro intestino, è solo grazie al microbiota protettivo se candida e altri germi potenzialmente patogeni non causano problemi.
Ma se lasciamo che L. rhamnosus colonizzi la mucosa, accadono alcune cose interessanti.
L. rhamnosus stimola l’esfoliazione della mucosa
Il batterio si attacca alle ife della candida formando piccoli agglomerati. Questo fa sì che le ife si stacchino, portandosi via anche le cellule a cui aderiscono. Si verifica cioè una esfoliazione della mucosa: un meccanismo di difesa che allontana la forma patogena del fungo.
L. rhamnosus produce sostanze antimicotiche
Gli scienziati tedeschi hanno trovato che, come risultato del proprio metabolismo, L. rhamnosus produce decine di diverse sostanze. Il fatto interessante è che parecchie di queste sono in grado di contrastare la candida, riducendo la formazione di ife.
L. rhamnosus sottrae alla candida sostanze nutritive
L. rhamnosus si nutre di zuccheri e aminoacidi prodotti dalle cellule intestinali, e questi sono le fonti nutritive preferite anche dalla candida. Il fungo, privato così di nutrimento, rallenta la propria crescita e non riesce a formare ife.
La candida non viene distrutta, ma grazie al lattobacillo si instaura un naturale equilibrio all’interno del quale il fungo rimane in forma di innocuo commensale, senza danneggiare la mucosa.
Questo è ciò che accade nel nostro corpo, a livello intestinale ma anche vaginale, quando è presente un sano microbiota protettivo.
Il nostro punto di vista
Se soffri di candidosi ricorrente significa che questo equilibrio si è rotto. Il modo corretto di affrontare la situazione, allora, non è cercare di sterminare la candida, ma aiutare l’organismo a ristabilire l’equilibrio che gli permetterà di difendersi da solo.
Questa è la filosofia che sta dietro al nostro programma di integrazione nutraceutica dedicato a chi soffre di candida. L. rhamnosus è uno dei probiotici che utilizziamo (contenuto nei prodotti NATURAFLORA PLUS e NATURAFLORA LEI).
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* Gli studi di cui abbiamo parlato nell’articolo:
Graf, K., Last, A., Gratz, R., Allert, S., Linde, S., Westermann, M., … & Hube, B. (2019). Keeping Candida commensal: how lactobacilli antagonize pathogenicity of Candida albicans in an in vitro gut model. Disease models & mechanisms, 12(9), dmm039719. https://doi.org/10.1242/dmm.039719
Alonso-Roman, R., Last, A., Mirhakkak, M. H., Sprague, J. L., Möller, L., Großmann, P., … & Gresnigt, M. S. (2022). Lactobacillus rhamnosus colonisation antagonizes Candida albicans by forcing metabolic adaptations that compromise pathogenicity. Nature Communications, 13(1), 3192. https://doi.org/10.1038/s41467-022-30661-5